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Manutenzione impianti «Meglio giocare d’anticipo»




Con l’arrivo della bella stagione, è il momento ideale per prendersi cura del proprio impiantodi riscaldamento a legna o pellet. Una manutenzione eseguita con tempismo e competenza non è solo una buona abitudine; è un dovere sancito dalle normative regionali,oltre che una garanzia concreta di sicurezza ed efficienza. «Spesso si sottovaluta l’importanza di interventi regolari, salvo poi ritrovarsi con

problemi ben più gravi a ridosso dell’inverno – spiega Marco Invernici, titolare di Fuoco in di Barzana in provincia di Bergamo –.

Regione Lombardia, con la delibera D.g.r. 5360, ha stabilito l’obbligo di effettuare la manutenzione:

  • ogni 40 quintali di legna bruciata,

  • ogni 150 sacchi da 15 chilogrammi di pellet certificato EN PLUS A1. E comunque almeno ogni due anni, anche con consumi inferiori».

Un impianto curato consuma meno, brucia meglio, dura di più. Ma non solo: riduce le emissioni in atmosfera, contribuisce al rispetto dell’ambiente e abbatte il rischio di incendi da fuliggine. Eventualità, quest’ultima, tutt’altro che remota. «In caso di incendio, la canna fumaria può cedere, perdere resistenza alla corrosione o addirittura implodere.

Ecco perché va pulita da personale abilitato, in possesso dei requisiti previsti dal DM 37/08 e dal D.lgs. 28/2011». Il «fai da te», in questo ambito, non è solo sconsigliato: non è ammesso.

Per legge, infatti, solo tecnici specializzati possono aggiornare correttamente

il «Libretto Curit» e garantire una manutenzione conforme sotto ogni aspetto: tecnico,ambientale, normativo.

Il consiglio di Invernici?

Giocare d’anticipo. «Tra maggio e agosto è il periodo migliore per prenotare un intervento».


 
 
 

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